Vanto del quartiere Verzemma resta sicuramente la sparata di mascoli, che ogni anno a mezzogiorno incanta migliaia di persone. Attualmente nella sparata vengono impiegati circa 7200 mascoli e un centinaio di cannoni. Ma che cosa sono e come funzionano i nostri tanto amati "Mascoli"?  Andiamo per ordine:
il "Mascolo" era la parte posteriore, amovibile, comprendente la culatta ed il tratto iniziale della canna, dei primi cannoni a retrocarica a partire dal XIV secolo. In altri casi il mascolo conteneva solo la carica di lancio, mentre il proiettile era infilato direttamente nella canna.
Resti di un cannone a mascolo
Mascolo con occhiello
Schema di un falconetto a mascolo
Non si è certi su come si sia arrivati ad usare i mascoli come artifizio pirotecnico ma già nel XVI secolo venivano impiegati nelle feste patronali di parecchie zone d'Italia tra cui Lucca, Viterbo, Frosinone, Caserta, Napoli, Messina oltre che nel Genovese)
Antichi mascoli con impugnatura impiegati nelle sparate
Il "Mascolo" o "Mortaletto" o " Antico Mortaletto ligure" è un cilindro di ferro (o acciaio) svasato alla base di circa 1,8 kg di peso. E' alto circa 12 cm, ha un diametro esterno di circa 6 cm al fusto e di 8 cm alla base.  Il diametro del foro è compreso fra 1,5 e 2 cm. In prossimità della base e parallelamente ad essa, è praticato un foro detto "abugino" del diametro di qualche mm, occorrente per l'innesco.Fino a qualche anno fa era frequente l'utilizzo di mascoli di ghisa, ma poi con la nuova regolamentazione sono stati vietati, perché poco resistenti. Questi erano formati per fusione, avevano dimensioni esterne maggiori di quelli attuali e il peso si aggirava fra i 2 - 3 kg, pur contenendo lo stesso quantitativo di polvere.
Notevoli per estetica i mascoli in ghisa prodotti fino alla prima metà del Novecento, ottenuti da stampi le cui forme elaborate presentavano spesso il nome o l'emblema del comitato d'appartenenza riportato in rilievo sul fusto.
I "Cannoni" sono dei mascoli di dimensioni maggiori e con forme svariate. Le dimensioni maggiori comportano un impiego maggiore di polvere e il risultato sono dei colpi molto più forti. In base all'altezza si possono suddividere in Cannoncini (fino ad una trentina di centimetri) e Cannoni (per altezze superiori).
Il " Caricatore" è una barra di materiale anti-scintilla ( legno, alluminio, rame, bronzo,…) lunga circa 30 cm e di diametro leggermente inferiore al foro del mascolo, che occorre per poter comprimere la polvere e la segatura durante le operazioni di caricamento.

Il "Bettone" è un bastone di legno lungo circa 1,5 m, recante alla sua estremità una sfera di ferro (o Ghisa) del diametro di circa 8 cm, che per alcune ore, prima della sparata, viene fatta arroventare al fuoco. Il bettone "scaldato" viene utilizzato x accendere la sparata ed, in caso di spegnimento, x la riaccensione della stessa nel punto di rottura.

Tutte le operazioni, caricamento stesura innesco e sparo dei mascoli, devono essere effettuate solo da persone maggiorenni e qualificate previo il superamento di un esame davanti alla Commissione Tecnica, queste persone sono dette "Fuochini".

Il caricamento dei mascoli è un'operazione molto semplice, ma bisogna rispettare delle regole molto precise per evitare pericoli. Per prima cosa bisogna pulire la camera di scoppio da eventuali scorie soffiando dentro l'abugino. Successivamente viene inserita la polvere (circa 25 gr) e pressata tramite alcuni colpi di mazzetta sul caricatore. Dopodiché si crea il tappo; si riempie fino all'orlo la camera di scoppio con la segatura e la si pressa. Si ripete l'operazione almeno due volte e finalmente il mascolo è carico.

Una volta caricati bisogna preparare la "riga", parte iniziale e centrale della sparata e il "riondino" parte culminante della stessa. Si crea una striscia di segatura larga circa 10 cm e lunga tutto il tracciato, dove successivamente verrà stesa la polvere. I mascoli innescati (si riempe l'abugino con della polvere finissima)
 vengono posizionati adiacenti alla riga con l'abugino rivolto verso la stessa, ed a una distanza variabile tra i 20 cm (andamento della sparata controvento) e gli 80 cm (a favor di vento). Di tanto in tanto, la sparata, viene inframmezzata da cannoni o riondinetti (piccoli gruppi di mascoli) per dare vivacità alla stessa.
Per il riondino il procedimento è più o meno simile a quello della righa. Si crea un triangolo delle dimensioni volute, in cui le due righe esterne vengono affiancate progressivamente e verso l'interno da nuove righe man mano che si procede verso la base. Indirettamente
 all'aumentare delle righe, la distanza tra  i mascoli deve diminuire per fare si che ci sia un crescendo continuo e regolare. Al termine del riondino vengono posti tre
o cinque cannoni, di grosse dimensioni, che sanciscono la conclusione della sparata.   

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